Vagamondo

23.07.2024

In cerca, incerta, in divenire è la mia strada che non vorrei mai finire mentre si crea sotto i piedi ad ogni passo. 

Illogica, irriverente e integra è la mia veste di vagabonda che non appartiene né a qui né a lì. Se mi vedi apparirò straniera, mi affaccerò al tuo cancello come una vecchia con una lanterna.

Insieme, poiché mai sola mi sento, in viaggio con i miei spiriti aiutanti, che non hanno i miei ostacoli ma mi avvertono di non cadere nell'angusto crepaccio.

In silenzio, realizzando che gli estremi permettono al centro di emergere e che sopportare nel cammino è andare controcorrente.

Invece io voglio restare nel flusso, senza più fare fatica, senza che i pesi mi pieghino le ossa.

In fondo sono un uccello migratore, un falco pellegrino, una balena inquieta, un temporale. In fondo sono poi sempre stata in cammino perché tutto si muove, anche nel mio piccolo cuore ialino.

In cerchio mi muovo, poiché tondo è il mondo e tondo è il cielo e se vado veloce posso catturare l'istante in cui mi sono persa nel tempo. E se il tempo non esiste, tanto meglio, poiché vagherò libera nello spazio che tra un vuoto e l'altro.