Una striscia di terra

30.04.2019

Se respiro ti sento, rompo quella diga che mi ha tolto il sonno e ti ritrovo alta e brillante davanti a me con gli occhi aperti e le mani di pioggia, a bagnarmi nonostante la distanza. Entro da quella porta stretta e luminosa che è il riflesso dei tuoi piccoli occhi per ritrovarmi al di là della paura, al di là delle ossa, al di là del suono del vento che mi accompagna quando mi metto in cammino. 

Ti posso riconoscere ora, in mezzo a quelle mille gocce che creano il tuo delicato arcobaleno di rugiada, lungo il fiume che attraversa le valli senza arrestarsi davanti agli ostacoli, accumulandosi in cascate che giocano nell'oro del sole del mio calice profondo.

Un'entrata nella vita, un'uscita verso l'infinita sete di bellezza che ha prosciugato la tua anima nel tempo della grande secchezza: c'è un'altra possibilità per te in questa rinascita. Quando prendi coscienza dell'immensità che percorri ogni giorno con i tuoi piedi liberati, trovo le tue orme nel fango scuro di una striscia di terra che collega l'Isola alla terra ferma.

Quante orme hanno lasciato i tuoi animali che ti precedono e ti seguono nel cammino, a volte non ti distinguo da quel galoppo che rompe la terra con la sua fretta né dall'impronta strisciante della tua lunga coda. La coscienza fa battere il tuo cuore nelle creature dei mondi invisibili che ti aiutano a restare intera. Quella striscia di terra che percorri ora e che ti sembra senza fine è l'uscita dal tuo piccolo ego che non conosce la dolcezza di dissolversi nell'abbraccio del mare, né la sapienza dei mondi di sale. E' l'uscita dall'Isola. 

Nessuno sa quanto è lunga quella lingua di terra che ci unisce all'origine che respira con il ritmo della Galassia e non conosce né inizio né fine. Solo si può percorrerla per conoscerla e per ogni anima è diversa. L'unica cosa che posso insegnarti è che imparando ad amarti cominci a sentire il coraggio di percorrerla.