Seguendo l'argine
Unendo tre punti crei un sentiero nel bosco o un lungo volo tra tre stelle. Tre punti nel tempo: ero sono sarò, mentre ti svuoti e finalmente esci da quelle strette mura che ti incanalano ogni giorno nei meandri delle due dimensioni: tempo e spazio. Come una crisalide ora non ti puoi riconoscere, sei nello stato della metamorfosi, uno stato dinamico in cui non sei più, sei già stata e non sei ancora. Perché la Realtà che condividiamo nelle nostre conversazioni è quella del flusso in cui sospendiamo le pretese e i piccoli giudizi della materia e ci lasciamo muovere dalle onde dell'Essere. In quel movimento entriamo e usciamo dai limiti, dalle facili comprensioni, dai canali che corrono dritti a irrigare le illusioni. Quel fluire è anche uno stare, un restare in ascolto degli echi che il cuore emette, riflette, ricrea. Seguendo l'argine di questo vasto Fiume, ininterrotto da quando si aprì il varco della Luce, trovi i tuoi tesori, cadenzati con il ritmo esatto che il tuo corpo è in grado di seguire. Ecco, puoi sempre avventurarti tra le pianure dell'argine, tra quei frassini misteriosi che hanno creato le rune, tra i dritti pioppi neri che scagliano l'anima dell'acqua tra le nuvole. E nulla ti impedisce di cercare fortune di latta inseguendo le libellule che si posano sui canneti, ma non credere a quello che ti dicono i fantasmi degli acquitrini.
Il tuo essere è pura Luce e quando lo abiti nella sua infinita capacità di cambiare, quell'argine diminuisce, diventa una linea di confine sottile tra il tuo corpo e il fluire della coscienza che tu chiami Universo o Madre Cielo o Centro della Spirale. E quando quel confine sarà più sottile di un tuo capello allora non ci sarà più distanza tra la vita delle tue cellule e l'estasi del Sole che crea mondi di vita in infinite dimensioni. Non ci sarà più separazione tra il tuo respiro profondo e il respiro senza confini della Terra che ti ha sognato prima di ospitarti. Quel cerchio vuoto e chiaro che io vedo intorno a te, destinazione o destino che hai scelto, è in continuo movimento.
Ora puoi sentirti dalle due parti dell'argine. Io ti sto accompagnando, senza far rumore, con ali di un'aquila della notte, fino a che non imparerai di nuovo a vedere nel buio.