Sceverare
Pure o impure le parole si attorcigliano e aderiscono a quelle piccole sicurezze della mente, come conchiglie ben ancorate agli scogli, poiché nel fluire della tua vita è più l'impegno che metti ad aggrapparti ai luoghi comuni che a lasciarti cullare dal mare verso una terra sconosciuta e voluta dalle stelle.
Sono più che resistenze al cambiamento, sono retaggi di epoche che lottano in te continuamente. Sono battaglie che hai perso e che hai vinto, ingiustizie mai risanate, offese mai riconosciute, sortilegi e perdite che ancora girano a vuoto nei tuoi occhi.
Ma io oggi ti dico: sorgerà l'anima scevra dai condizionamenti, dalle malattie degli antenati, dalle manipolazioni, dalle furberie di chi ha fatto scorrere fiumi di sangue per porsi in cima a un mondo e controllarlo.
Tu oggi sai che quella del controllo è una illusione nata nel buio dell'ego, nella sua inestinguibile sete di potere e di sicurezze, nelle sua proiezione della realtà in milioni di frammenti.
Ora non puoi più scappare alle tue responsabilità come creatrice.
E per creare hai bisogno di passare al setaccio la sabbia del fiume fino a trovare una pagliuzza d'oro.
Un'oro che non ti dà potere su qualcuno o qualcosa ma luce, calore, coraggio, fiducia, gioia, vitalità.
Ogni scrigno che conterrà quell'oro sarà un tempio della nuova terra, e tu creerai strade che prima non c'erano per poter pellegrinare da un tempio all'altro.
Senza andata e senza ritorno, senza dentro né fuori, poiché vivrete al di là del tempo e dello spazio.