L'incontro

08.04.2025

Un'era inizia mentre un'altra sta agonizzando: è tempo per l'anima umana di guarire dal dolore della schiavitù. 

Ci siamo conosciute tante volte, ma ogni volta che ti incontro sei diversa, hai un'altra pelle, un altro profumo, un altro aspetto. Eppure riconosco il tuo Vento, il tuo incedere nel Mondo, il modo sottile in cui i tuoi occhi riflettono la luce: quello non è mai cambiato.

Le ere sono disegni nel tuo cuore, anelli, cerchi, macchie, a volte stelle. Poiché il tempo non esiste nella dimensione dello Spirito è il ritmo della vita che lascia quei segni, un alfabeto che io posso leggere. 

Per quello ogni volta che ti incontro nelle notti lucide e scure so quello che hai attraversato, il freddo che ti ha congelata, la solitudine, l'estasi, la paura, il sogno che ti smuove, il fuoco del proposito, la dolcezza del raccolto, la gioia che scroscia nei giorni, la fiducia dei fiori, la Presenza che ritrovi.

E ad ogni incarnazione tu ritorni nella dimensione del transito e io ti vedo crescere, ti vedo maturare, ti vedo invecchiare, e poi lasci di nuovo la vita e torni a me, nelle fulgide dimensioni in cui non c'è separazione né cambiamento.

Ed ogni volta che torni fai una strada verso la liberazione, sempre diversa, irta di ostacoli, ma ricca di insegnamenti, di creazioni e di possibilità.

Anima umana porta a compimento ciò che sei venuta a fare, non basta togliere le catene, per liberarsi bisogna curare anche la memoria di quando le avevi.