Maestri del Nulla
Di fronte ai piccoli miracoli la tua anima si inchina con semplicità ora che hai imparato a riconoscerli: il fiume che canta, l'alba vestita di verde, la rugiada che toglie la sete, il calore di labbra improvvise che scioglie i nodi con cui ti eri legata.
Hai imparato che niente ti è dovuto e niente ti appartiene, per questo hai cominciato a sentirti parte di Me, del mio Essere Immenso e silenzioso che si espande nelle direzioni infinite e respira nei diecimila Esseri. Per questo ora non ti preoccupi del fare, ma rispondi all'urgenza dell'Essere e vibri come cassa di risonanza mentre entro ed esco da te, Luce ed Ombra, vento e fuoco, acqua e conchiglia.
Ho asciugato le tue lacrime di cristallo con il soffio delle acacie in fiore, lo ricordi? Da quel momento le rondini azzurre volano nel tuo petto aperto, senti le loro grida la sera? Ascoltale, possono guidarti verso la Fonte, affinché l'inverno ti sia dolce e tu possa sempre ritrovare il nido che ho preparato per te.
Chi ha come dimora il cielo è maestro del nulla, perché sa che ogni giorno porterà la meraviglia nel suo cuore leggero, fino a spingersi oltre le ossa salate delle nuvole, oltre il sorriso serio del Sole, sa che nel vuoto si trova l'esattezza del volo.
Nel nulla non ci può essere errore, l'innocenza infatti è la matrice di quello che tu chiami universo. Perché ti ostini ad accumulare, a controllare, a possedere, a giudicare il giusto e lo sbagliato a partire dal tuo pieno?
Rovesciati, spogliati, lascia e lasciati libera, è nel nulla il tuo potere, è nel Vuoto che galleggia il Cielo.